Mentre scrivo è domenica sera. Tardi. Tardi rispetto alle mie aspettative. Avrei dovuto essere qui a scrivere, nei miei pensieri di tempo, almeno due ore fa. Ma i programmi cambiano.
“Ricordami.”
Per ogni fase della maternità, c’è una app.
In questo periodo Zeno mi dice che quando si legge, al punto ci si ferma e si conta fino a tre prima
di ripartire.
Sorrido ogni volta che me lo ripete.
Estate appena passata. Passeggiata di famiglia in montagna. Mancano forse 600 metri al rifugio e lui si blocca. Non vuole più andare avanti. Dice che è stanco e non vuole più camminare.
In queste prime settimane di scuola in cui tutti e tre sembrano diventati all’improvviso più grandi torno con la mente ad un giro in bicicletta estivo.
Colazione.
Dal lat. communicare, der. di communis ‘comune’ Care (ke(ə)r) ingl. di Cura
Durante l’estate, pur lavorando, i ritmi diventano più lenti, il tempo si dilata e permette di staccare da attività e relazioni.
Torno da un corso di formazione in cui una grande Docente ci ha parlato di “abbracci di cotone”. Penso a lungo al cotone in questi giorni… alla bambagia, così morbida, ma anche alla fibra.














